Il paradosso del signoraggio


Spesso si sente parlare del signoraggio e delle sue conseguenze catastrofiche sulla società, c’è anche chi dice che l’esistenza del debito pubblico che strangola gli stati come l’Italia sia dovuta al signoraggio, ossia ai redditi derivanti dal potere di una banca centrale di creare moneta e immetterla sul mercato.

Sicuramente il meccanismo di creazione della moneta così come è concepito oggi crea un debito e lo diffonde tra i cittadini, e sarà un debito che non potrà essere mai ripagato!

Il funzionamento è semplice: la banca centrale di un paese, nel nostro caso la BCE, ha il potere di creare moneta e metterla sul mercato, oppure di togliere moneta dal mercato. La aggiunge quando l’economia è in recessione, per abbassare i tassi di interesse ed invogliare le banche a prestare denaro e gli imprenditori e le famiglie a prendere in prestito denaro per far ripartire i consumi e gli investimenti; la toglie quando l’economia è in espansione, per contenere l’inflazione.

Ma come fa a “buttare” questa moneta fra la gente? La lancia da un elicottero? No, la presta alle banche private (o la prende in prestito quando ne vuole ridurre la quantità) e le banche poi la dovrebbero riprestare.

La BCE quindi fa un prestito alle banche, e come tutti i prestiti anche questo va restituito maggiorato di un interesse: ecco il paradosso! Come fa la banca privata a restituire i soldi creati dalla BCE più un interesse, se è la BCE che ha creato la moneta e non ha creato anche la quota di interesse?

In altre parole: supponiamo di essere all’anno zero, in cui la moneta non esiste. La banca centrale crea 100 euro di moneta e li presta all’unica banca del paese, chiedendole di restituirli con il 10% di interesse dopo un anno. La banca privata deve restituire 110 euro, ma come può se la banca centrale ne ha creati solo 100 e prima la moneta non esisteva? Quei 10 euro in più non esistono e quel debito non potrà mai essere ripagato. La soluzione è prestare quei 100 euro a qualcuno, magari ad un imprenditore, ad un tasso maggiore, mettiamo il 30%, così da ricevere 130 euro e poter ripagare il debito. Nel mondo che abbiamo immaginato questo ovviamente non è possibile, perché nessun imprenditore accetterebbe un prestito del genere sapendo che non esiste la moneta materiale per ripagarlo, ma nel nostro sistema questo paradosso è meno evidente perché non siamo più all’anno zero.

Il problema quindi rimane: c’è un debito che è stato creato sul mercato e che non potrà mai essere ripagato perché i soldi per farlo non esistono materialmente: questo debito si trasferisce nella società, tra cittadini e imprenditori, finchè qualcuno sarà costretto ad interrompere la catena e fallirà.

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