Dedicato a tutti quelli che (se ce ne sono ancora) sono tuttora convinti che lo spread tra titoli di stato italiani e tedeschi sia sceso e tornato alla normaità grazie alle riforme del Governo Monti e alla credibilità che tale Governo ha riportato al cospetto degli operatori finanziari mondiali.
Anche se non é facile stabilire una correlazione certa in un senso o nell'altro, é comunque necessario essere a conoscenza di alcune informazioni e sopratutto della cronologia degli eventi!
Il grafico sottostante mostra l'andamento storico dello spread BTP/BUND dal settembre 2010 al gennaio 2015. L'originale grafico interattivo lo potete trovare a questo link.
Anche se l'asse orizzontale con le date non é estremamente particolareggiato, basta recarsi sul grafico originale e muoversi con il mouse lungo la linea che rappresenta l'andamento dello spread per verificare in alto a sinistra le date esatte corrispondenti ad ogni punto.
Come evidenziato dai marker blu, il Governo Monti ottiene la fiducia il 18/11/2011, quando lo spread è vicino al suo massimo.
Il 22 dicembre 2011 il Governo Monti approva il Decreto Salva Italia e la Riforma delle Pensioni: da qui in poi lo spread comincia effettivamente a scendere, toccando un minimo intorno al 10 marzo 2012. Poi pero' ricomincia inesorabilmente a salire.
Il 17 aprile 2014 il Parlamento approva l'inserimento del pareggio di bilancio in Costituzione: lo spread continua a salire.
Il 28 giugno 2012 il Parlamento approva la riforma Fornero per il Mercato del Lavoro: lo spread continua a crescere fin quasi a tornare ai valori del dicembre 2011, quando il Governo Monti si era insediato in situazione di allarme e crisi, nonché di terrorismo mediatico per la crescita incontrollata dello spread.
Poi, il 26 luglio 2012 il Governatore della BCE Mario Draghi, alla Global Investment Conference a Londra fa un lungo discorso il cui succo é riassunto dalla seguente frase: "the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough" (La BCE è pronta a fare tutto il possibile per salvare l'Euro. E credetemi, basterà!).
Da questo momento in poi lo spread tra i BTP italiani ed i Bund Tedeschi comincia irreversibilmente a scendere, mantenendo come si vede dal grafico un trend di discesa sostanzialmente costante.
E continuerà a ridursi malgrado la caduta del Governo Monti, malgrado i risultati controversi delle elezioni 2013 e malgrado il conseguente immobilismo del Governo Letta.
A parte quel breve periodo di due mesi abbondanti (da gennaio a inizio marzo 2012) in cui lo spread italiano é sceso, i mercati internazionali non hanno mai dimostrato di credere veramente che l'insediamento del Governo Monti potesse rendere il debito pubblico italiano più stabile e credibile. Hanno invece dimostrato di considerare come unico soggetto credibile una persona, Mario Draghi, che non è mai stata votata dal popolo europeo ma che presiede l'unica istituzione che viene considerata come veramente in grado di determinare l'economia degli Stati europei.
E come possiamo vedere dal grafico seguente, dopo la presa di posizione di Draghi anche gli spread degli altri paesi più deboli dell'Eurozona cominciano a diminuire. Anche quello della disastrata Grecia crolla dopo questa dichiarazione, benché nel febbraio 2012 fosse stato già approvato il piano di aiuti al paese: come evidente dal grafico, in corrispondenza dell'approvazione del piano c'é una netta caduta dello spread, che pero' nel giro di 1-2 mesi riprende a salire, mentre dopo le dichiarazioni di Draghi inaugura un lungo periodo di decrescita che lo porta quasi ad allinearsi a quello degli altri paesi.
Il fatto poi che la discesa dello spread non abbia comunque nulla a che fare con il benessere e la ripresa dell'economia italiana é un'altra storia, e la rimandiamo alla prossima puntata...
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