venerdì 8 febbraio 2013

Dobbiamo arginare la nostra dipendenza dalle Economie Emergenti!


Il sistema industriale italiano è in piena crisi, sia a livello delle piccole e medie imprese che di quelle medio-grandi. Al di là della recessione causata dalla crisi del 2008, è indubbio che le piccole e medie imprese italiane soffrono la concorrenza sleale di grandi gruppi italiani o multinazionali che hanno scelto di andare a produrre all’estero, in paesi in via di sviluppo, dove tutto è meno costoso.
Finora nessun governo si è mai posto il problema di cercare un mezzo per riportare le produzioni in Italia (basti pensare al potere di ricatto che ha esercitato la FIAT negli ultimi anni per ottenere quello che voleva).

Le idee potrebbero essere varie:
  • la più immediata è quella di tassare fortemente le imprese italiane che delocalizzano: un’impresa che mantiene i dirigenti in Italia ma produce solo all’estero NON E’ UN’IMPRESA ITALIANA e per questo non va difesa né protetta;
  • parallelamente, garantire vantaggi fiscali per le imprese che tornano a produrre in Italia (una sorta di condono), premiando però con vantaggi ancora maggiori tutte quelle che hanno sempre mantenuto la loro attività nel paese;
  • un’altra soluzione può essere quella di creare finalmente un marchio “made in Italy” unico, non falsificabile e riconoscibile in tutto il mondo senza equivoci, da attribuire SOLO a quei prodotti fatti esclusivamente in Italia, con materie prime italiane, che funga anche da certificazione per le produzioni rispettose dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori.

Per quanto la globalizzazione e la delocalizzazione delle produzioni abbiano consentito a paesi come Cina e India di crescere a dismisura (bisogna vedere poi in che modo ed a che prezzo), se un’impresa riesce a abbattere i costi perché può permettersi atti e pratiche che nel nostro paese sono reato, non può poi tornare liberamente in Italia ed in Europa a vendere i propri prodotti meno costosi, causando il fallimento di quelle piccole e medie imprese che nel nostro paese impiegano la maggior parte dei lavoratori.

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